Nel 1976 il terribile terremoto ha sconvolto anche l'attività della Banda. Infatti la sede è stata irrimediabilmente compromessa e quindi demolita. La sala prove venne spostata prima nei chioschi dell'attuale parco festeggia­menti, poi in alcuni prefabbricati presenti in piazza ed attualmente la Banda usufruisce dell'auditorium della scuola elementare messo a disposi­zione dal Comune di Buia.

1976. La sede della Filarmonica irrimediabilmente compromessa dal terremoto. (Arch. Sig. Giuseppe Malara)

1976. La sede della Filarmonica irrimediabilmente compromessa dal terremoto. (Arch. Sig. Giuseppe Malara)

Dopo lo smarrimento iniziale sono riprese le prove e il corso di orientamen­to. Alcuni bandisti ricordano le esibizioni di quell'anno ed una in particola­re a Sottocostoia, quando furono sorpresi dalle scosse sismiche durante il mese di settembre proprio nel mezzo di una suonata. Ci fu un momento di panico seguito da un fuggi fuggi generale.

Nonostante l'emergenza il numero dei bandisti era sempre alto, infatti si arrivò, in pochi anni, a più di 40. Molti erano giovanissimi. Le nuove leve sono state, e sempre saranno, importantissime perché garantiscono la sosti­tuzione dei suonatori che abbandonano l'attività. In questi anni si è fatta più numerosa la presenza femminile. Fino agli anni '70 le fanciulle e tanto meno le ragazze più grandi, non partecipavano alla vita bandistica. La prima presenza femminile è stata Olga Vriz che, seguendo le orme di fami­glia, diede una svolta alle consuetudini vecchie di vari decenni.

Dopo il terremoto la Banda ha dato l'estremo saluto a molti suoi vecchi componenti e con loro si è persa una importantissima fetta di storia. Tra loro ricordiamo il m. "Pierut". Anch'egli fu fino alla fine attaccatissimo all'Associazione. Solo quando le sue forze vennero meno cedette la bacchet­ta a Gianni Calligaro, suo aiutante e già prezioso suonatore di clarinetto.

Nel frattempo la presidenza era stata ceduta a Giuseppe Malara, attivo sostenitore delle iniziative parrocchiali prima e bandistiche poi.

Dopo il suo arrivo e grazie al suo impegno, la Banda ha iniziato a prestare i servizi anche fuori regione e all'estero, oltre alle uscite ormai tradizionali. Ricordiamo infatti che a Madonna si erano consolidate alcune nuove abitu­dini che vedevano la Banda in prima fila: la Festa della mamma, il concerto nel giorno di Natale durante la distibuzione dei doni ai bambini, i festeg­giamenti decennali per i vari anniversari della fondazione della Banda. Costante è sempre stata la partecipazione ai tradizionali servizi religiosi e alle ricorrenze civili.

Nel 1983 la direzione era stata affidata al giovane m. Franco Moiinaro di Solaris che ha contribuito a dare un carattere più giovanile al repertorio e alla Banda stessa. il m. Molinaro, dopo una parentesi biennale che ha visto la direzione dei m.i Caterina Pauluzzi e Luciano Turato, è tornato alla guida della Banda nel 1994.

Foto di gruppo in occasione del 60° con il M° Franco Molinaro e il presidente Giuseppe Malara. (Arch. Ass.ne Filarmonica)

Foto di gruppo in occasione del 60° con il M° Franco Molinaro e il presidente Giuseppe Malara. (Arch. Ass.ne Filarmonica)

Nel luglio del 1984 si sono festeggiati i 60 anni della Banda. La festa si è svolta nell'ambito della tradizionale sagra del carnnine. Nel parco festeg­giamenti si sono esibite alcune Bande della zona collinare nostre ospiti che hanno concluso il soleggiato pomeriggio con un concertone generale durante il quale i maestri presenti hanno diretto vari brani. Per l'occasione è stata coniata anche una medaglia commemorativa realizzata dall'artista P. Gallina.

Luglio 1984 parco festeggiamenti di Madonna. Concertone finale del raduno per i festeggiamenti del 70° di fondazione. Parteciparono le bande di Madonna di Buja, la Cittadina di Buja, Cassacco, Tricesimo, Mels ed Artegna. (Arch. Sig.ra Caterina Tondolo)

Luglio 1984 parco festeggiamenti di Madonna. Concertone finale del raduno per i festeggiamenti del 70° di fondazione. Parteciparono le bande di Madonna di Buja, la Cittadina di Buja, Cassacco, Tricesimo, Mels ed Artegna. (Arch. Sig.ra Caterina Tondolo)

Il gruppo, in questi anni, ha avuto modo di uscire dai suoi "luoghi tradizio­nali".

Degne di essere ricordate sono la gita in Toscana (Firenze, Poggibonsi e Siena) nel 1984 e il servizio a Wolsberg in Austria nel 1 985 in occasione dell'inaugurazione di una struttura della Croce Rossa che aveva operato a Buia durante il terremoto; possiamo vantare quindi anche trasferte a lungo percorso che certamente hanno dato lustro alla nostra attività.

Guardando indietro negli anni ricordiamo molte altre occasioni in cui la nostra Banda è stata protagonista o partecipe di manifestazioni importanti: molti sono stati i raduni provinciali organizzati dall'Associazione Nazionale Bande Italiane Musicali Autonome, ha preso parte anche a manifestazioni organizzate dalle Bande consorelle in varie parti del Friuli, inoltre grazie all'organizzazione dell'Anbima il nostro gruppo ha potuto esibirsi per vari anni nei "concerti in piazza" ad Udine.

Il consiglio direttiva alla fine degli anni '80 ha subito profondi mutamenti. Nel 1988 viene eletto il giovane presidente Bruno Calligaro coadiuvato da un consiglio altrettanto giovane. Nel 1992 viene sostituito da Domenica Ursella che nel gennaio '94 ha ceduto la presidenza ad Adriano Miani.

Sempre alla fine degli anni '80 la Banda ha attraversato una crisi piuttosto forte per il calo del numero dei suonatori. il momento è stato superato gra­zie all'impegno e alla costanza di quel gruppo di volonterosi che oggi costi­tuiscono il nulceo degli ultraventenni e delle vecchie guardie che sono affiancati da uno stuolo di giovanissimi e promettenti musicanti. La vitalità del gruppo attuale è fortissima e coinvolge giovani e meno giovani.

È sintomatico il fatto che si aderisce volentieri ad ogni genere di iniziativa; valga l'esempio del Carnevale.

A più riprese infatti ci siamo mascherati per partecipare ad alcune sfilate a Buja, Osoppo e Gemono ('90, '92, '93). Durante un carnevale gemonese ci siamo affiancati ad un gruppo locale indossando costumi da "monatto" in tono con il soggetto del carro mascherato: I Promessi Sposi. In questo caso possiamo vantarci di aver contribuito alla vittoria del primo premio. Anche i più anziani si sono lasciati truccare docilmente e il clima di allegria ha sempre coinvolto tutti, permettendoci un grande divertimento.

Sull'esempio dei vari raduni che ci hanno visti presenti in qualità di ospiti anche noi abbiamo voluto organizzarne uno. Nel luglio del 1991, durante la tradizionale sagra estiva, abbiamo invitato a Madonna le Bande di Sutrio, Carlino, Reana del Rojale La giornata si era aperta con un cielo sereno che purtroppo alla fine del concertane conclusivo ci ha riservato una spiacevole sorpresa. Una fastidiosa pioggia ci ha costretti a riparare nel centro parrocchiale dove oltre al tradizionale rinfresco, i tanti bandisti hanno avuto modo di fare amicizia e darsi nuovi appuntamenti.

Come di consueto siamo sempre impegnati nella nostra parrocchia durante le solennità e feste locali (San Valentino, Venerdì Santo, Corpus Domini, Carmine, Ognissanti, Immacolata Concezione e giro di capodanno attra­verso le frazioni), inoltre, assieme alla consorella Banda Cittadina, parteci­piamo a celebrazioni civili nel nostro Comune. Oltre a ciò "prestiamo servi­zio" nei paesi limitrofi della fascia collinare e pedemontana: Osoppo, Maiano, Gemona, Trasaghis, Lusevera, Resia e molti altri, in occasione di

1986 Capodanno a Madonna. La tradizione continua anche se il paese è completamente cambiato. (Arch. Ass.ne Filarmonica)

1986 Capodanno a Madonna. La tradizione continua anche se il paese è completamente cambiato. (Arch. Ass.ne Filarmonica)

Capodanno 1986. Si sfila per Sopramonte. Cortile 'fasul'. (Arch. Ass.ne Filarmonica)

Capodanno 1986. Si sfila per Sopramonte. Cortile 'fasul'. (Arch. Ass.ne Filarmonica)

solennità religiose, civili o anche militari; ultimamente però a questi impegni si aggiungono altri in cui siamo protagonisti di esibizioni al di fuori della nostra provincia.

Lo scorso anno meta di una nostra trasferta importante è stata la cittadina di Piove di Sacco in provincia di Padova, dove assime ad altri gruppi ban­distici e folcloristici ci siamo esibiti in un grande raduno internazionale. Quindi sempre più spesso "sconfiniamo" nel vicino Veneto ed abbiamo l'oc­casione di esibirci in situazioni e luoghi nuovi.

Quest'anno abbiamo nuovamente partecipato, nel mese di giugno, ai con­certi organizzati dalla Azienda di soggiorno a Bibione, mentre in settembre due sono state le uscite importanti: la prima a Mattwil in Svizzera per la Festa Folcloristica di beneficenza organizzata dal locale Udinese club, la seconda a Vigo di Cadore per una manifestazione organizzata dalla Associazione dei donatori di sangue del comune . La trasferta in Svizzera è stata un'occasione veramente unica per rinsaldare un'unità di gruppo profonda grazie alla consistenza dell'impegno e allo spirito cameratesco che ha vitalizzato il viaggio non del tutto confortevole.

Ma il 1994 è stato un anno di gloria per i riuscitissimi festeggiamenti per il 700 anniversario di fondazione. Grande era la nostra preoccupazione all'i­nizio dell'anno quando dovevamo decidere quali iniziative fossero adatte a ricordare una meta così importante.

Il volto della Banda oggi è certamente mutato sotto molti punti di vista. Spesso i problemi pratici e burocratici ci angustiano ma lo spirito dei ban­disti è simile a quello del passato quando lo sforzo e l'impegno erano com­pensati dall'amicizia, dal divertimento e dal piacere di fare musica insieme anche grazie al prezioso aiuto di molti collaboratori esterni

Abbiamo così dato vita alla preparazione dei festeggiamenti del mese di luglio. Queste importanti manifestazioni si sono articolate a più riprese. Il primo doveroso appuntamento è stata la commemorazione in cimitero di maestri, fondatori, suonatori ed estimatori defunti con la deposizione di una corona.

Questa celebrazione del 17 luglio, seguita dalla nostra partecipazione ed esibizione alla S. Messa, è proseguita con l'inaugurazione ufficiale della mostra fotografica, intitolata Musica-Immagini, che alcuni volenterosi bandisti hanno allestito dopo aver raccolto svariate decine di documenti foto­grafici in cui era ritratta la nostra Banda. La mostra è stata voluta in previ­sione di questa pubblicazione e soprattutto per poter ritrovare i ricordi del passato e legarli al presente. Assieme alle fotografie sono stati esposti i disegni eseguiti dagli alunni della locale scuola elementare che hanno riscosso un caloroso successo.

17 luglio 1994. Innaugurazione della mostra fotografica per il 70° di fondazione. Il sig. Sindaco Aldo Calligaro e il presidente Adriano Miani al taglio del nastro. (Arch. Ass.ne Filarmonica)

17 luglio 1994. Innaugurazione della mostra fotografica per il 70° di fondazione. Il sig. Sindaco Aldo Calligaro e il presidente Adriano Miani al taglio del nastro. (Arch. Ass.ne Filarmonica)

Nel pomeriggio e nella serata del 31 luglio si è tenuto il grande raduno ban­distico che la Associazione Filarmonica ha voluto offrire alla popolazione. A questa riuscitissima "festa di compleanno" hanno partecipato la Banda Cittadina di Buia diretta dalla m. Monasso Elisabetta, la Nuova Banda di Carlino diretta dal m. Martinello Flaviano, il Corpo Bandistico "G. Rossini" di Castions di Strada diretto dal m. Comisso Gino, il Corpo Bandistico Vai di Gorto - Ovaro diretto dal m. Moro Giacomo, la Nuova Banda Comunale "S.ta Cecilia" di Precenicco diretta dal m. Frizzarin Paolo e la Fanfara della Brigata Alpina Julia diretta dal M.Ilo Cancelosi Biagio.

Ogni complesso bandistico si è esibito nel pomeriggio in un concerto in una delle frazioni della parrocchia per poi sfilare attraverso le vie del paese fino ad arrivare al parco festeggiamenti di Madonna. l collaboratori borghigia­ni si sono adoperati per offrire ad ogni gruppo una merenda e per rinfre­scare i bandisti ospiti nella calda e assolata giornata.

Nel tardo pomeriggio si sono tenuti i discorsi e le premiazioni di rito per poi continuare con il grandioso ed entusiasmante concertone finale diretto dal nostro m. Molinaro Franco.

A questo punto della serata è entrata in scena la Fanfara della Brigata Alpina Julia, nostra ospite d'onore, che ha tenuto un applauditissimo e stu­pendo concerto, deliziandoci con l'ottima esecuzione di numerosi brani impegnativi alternati ad altri molto conosciuti.

31 luglio 1994 parco festeggiamenti Madonna di Buja. Concertone finale dei festeggiamenti per il 70° di fondazione. Il M° Franco Molinaro dirige le Bande di Buja Cittadina, Carlino, Castions di Strada, Precenicco, Ovaro - Val di Gorto e della Fanfara della Brigata Alpina Julia. (Arch. Ass.ne Filarmonica)

31 luglio 1994 parco festeggiamenti Madonna di Buja. Concertone finale dei festeggiamenti per il 70° di fondazione. Il M° Franco Molinaro dirige le Bande di Buja Cittadina, Carlino, Castions di Strada, Precenicco, Ovaro - Val di Gorto e della Fanfara della Brigata Alpina Julia. (Arch. Ass.ne Filarmonica

Positivi sono i pareri, riguardo a questa manifestazione da parte dei ban­disti e della gente che vi ha partecipato; inoltre i suonatori sono concordi nell'affermare che i festeggiamenti per il 700 hanno richiesto da parte nostra un grande sforzo organizzativo che è stato ben ricompensato dalla soddisfazione ricevuta per il successo. Quel giorno infatti ci siamo ritrovati più uniti che mai non solo fra di noi ma anche con il resto dei nostri com­paesani e collaboratori.

Questo traguardo così significativo è importantissimo per il gruppo nella sua veste attuale. Le fatiche organizzative sono state compensate dalla grande adesione di pubblico da parte della popolazione di Madonna e di molte persone fuori paese. Il cameratismo emerso durante l'organizzazione ha rinsaldato il legame che unisce i bandisti fra di loro e alla Banda stessa. Possiamo quindi ben dire che la Banda è ormai un'istituzione storica per Madonna.

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